Dall'Europa centrale a quella dell'est, dal nord Africa fino al nord e sud America, ecco le esperienze di vita di 15 a dir poco eterogenei ragazzi/e che, incontratisi per la prima volta solo grazie ad un corso post-laurea, hanno sin da subito formato una vera famiglia... Accomunata dalla passione per i viaggi e dalla volontà di scoprire realtà fuori dall'Italia, questa famiglia non ha affatto voglia di dividersi e questo Blog ne sarà testimonianza...
lunedì 21 febbraio 2011
domenica 20 febbraio 2011
Irish news
Ciao a tutti i trasversali sparsi per il mondo!
Un pò in ritardo sui tempi, eccomi qua per darvi qualche notizia da Dublino.
Ormai è passato più di un mese dal mio arrivo in questa città e dall'avvio dello stage. "Passato" non è la parola giusta, direi piuttosto "volato". A volte ho la sensazione di stare qui da anni, altre di essere arrivata ieri. Solo sfogliando l'agenda o guardando il calendario mi rendo effettivamente conto del tempo reale trascorso qui e mi dico che luglio è ancora lontano, anche se in fondo so che non è per niente vero, anzi...
Il mio stage non poteva iniziare meglio: mi sono state assegnate due classi del corso di italiano intensivo a cui faccio lezione 4 volte alla settimana. Sono stata molto
fortunata, cosa rara per me, per cui sono ultra felice! Finalmente sto facendo quello che ho sempre voluto fare e che nella piccola Perugia mi sembrava ormai un'utopia.
Anche con la ricerca di una casa sono stata molto fortunata. Ho trovato subito una stanza in un grazioso appartamentino sul Liffey, il fiume che bagna Dublino. La vista dalla living room è magnifica anche con il consueto cielo grigio di qui, ovviamente con una bella giornata di sole è qualcosa di spettacolare. La mia coinquilina, Daniela, è una simpatica ragazza argentina che vive e lavora qui da anni.
Non posso dire di aver visitato molto la città, perchè il tempo libero a disposizione si concentra solo il sabato e la domenica e, come spesso succede, piove. Vi posto qualche foto della città fatta finora, nelle rare giornate di sole. Non vedo l'ora che arrivi maggio- giugno, mi hanno detto che c'è luce fino alle 10.30 -11.00 di sera! Non è un caso se non ho usato la parola estate, stagione pressochè sconosciuta agli irlandesi. L'unica nota positiva è che non dovrò tornare in Italia per fare il cambio di vestiti! ;-)
Buon proseguimento di stage e buon divertimento a tutti! Berrò una Guinness alla vostra salute! Sloncha!
1. IIC Dublino

2. Uffici della Ulster Bank, vicino a casa

3. University College Cork
4. Penisola di Howth, 15 km a Nord di Dublino
Un pò in ritardo sui tempi, eccomi qua per darvi qualche notizia da Dublino.
Ormai è passato più di un mese dal mio arrivo in questa città e dall'avvio dello stage. "Passato" non è la parola giusta, direi piuttosto "volato". A volte ho la sensazione di stare qui da anni, altre di essere arrivata ieri. Solo sfogliando l'agenda o guardando il calendario mi rendo effettivamente conto del tempo reale trascorso qui e mi dico che luglio è ancora lontano, anche se in fondo so che non è per niente vero, anzi...
Il mio stage non poteva iniziare meglio: mi sono state assegnate due classi del corso di italiano intensivo a cui faccio lezione 4 volte alla settimana. Sono stata molto
Anche con la ricerca di una casa sono stata molto fortunata. Ho trovato subito una stanza in un grazioso appartamentino sul Liffey, il fiume che bagna Dublino. La vista dalla living room è magnifica anche con il consueto cielo grigio di qui, ovviamente con una bella giornata di sole è qualcosa di spettacolare. La mia coinquilina, Daniela, è una simpatica ragazza argentina che vive e lavora qui da anni.
Non posso dire di aver visitato molto la città, perchè il tempo libero a disposizione si concentra solo il sabato e la domenica e, come spesso succede, piove. Vi posto qualche foto della città fatta finora, nelle rare giornate di sole. Non vedo l'ora che arrivi maggio- giugno, mi hanno detto che c'è luce fino alle 10.30 -11.00 di sera! Non è un caso se non ho usato la parola estate, stagione pressochè sconosciuta agli irlandesi. L'unica nota positiva è che non dovrò tornare in Italia per fare il cambio di vestiti! ;-)
Buon proseguimento di stage e buon divertimento a tutti! Berrò una Guinness alla vostra salute! Sloncha!
2. Uffici della Ulster Bank, vicino a casa
3. University College Cork
sabato 19 febbraio 2011
WANTED!
Ciao ragazzi! Eccomi qua!! che pensavate? volevo solo farvi una sorpresa quando ormai non ci speravate più!! ok, chiedo umilmente perdono ma lo so che mi perdonerete.. quindi inizio subito a srotolarvi le mie sensazioni da quando sono qui, raccontandovi l'America che c'è nei miei occhi..
Il viaggio per arrivarci è stato impercettibilmente "spaesante" ma felice. Partenza Roma scalo Madrid arrivo JFK New York con i rispettivi mondi legati. Io e Fra abbiamo fatto un viaggio da veri italiani ubriacandoci coi drink del pasto e rubando il cuscinetto e la copertina da lungo viaggio (così anni 70!!). Eccoli qui con me, nella mia terza camera a New York e presto si sposteranno nella quarta, e chissà in quante altre (no, spero basta!). Il primo letto è stato ad Harlem, zona di neri africani (hi hi!), letto cosiddetto full size, comprensivo di ragazzo sconosciuto dentro; ero ospite di alcuni studenti italiani alla Columbia University. Poi, dopo ricerche colorite da tormente di neve che rendevano indistinguibili case e punti di riferimento (ps. ultima nevicata ieri notte), ho deciso per una casa nell'East Harlem, quello ispanico: un letto queen size tutto per me, avrei abitato con un poliziotto e una modella. Il palazzo era superfigo, anche troppo, con portiere 24h, ascensore superveloce, lavanderia e gym nel sub basement. L'appartamento pure figo, con cucina all'americana, salotto con televisore al plasma, tv anche in camera e aria condizionata.. ma mi sembrava di essere in un albergo.. e mi sentivo così sola! la zona non era sicura, c'erano le pattuglie della polizia fisse a tutte e quattro le uscite della metro ed io avevo ogni giorno in borsa il PC (...1..) Insomma ora non sono più lì ma in un letto king size nell'Upper West Side, in casa con 4 squinternati italiani. è un bordello questa casa, non ti senti di certo sola! c'è un casino come piace a me.. vi dico solo che qualche giorno fa ero a letto ammalata e a casa c'è stata una cena di 15 persone con annessa processione di visitatori all'ammalata in coma nel letto e concerto con bonghi, chitarra e, soprattutto, voce, le mani nei capelli..! ..2.. per il resto.... l'istituto... 3...siamo 10stagisti, un bel gruppo, ci divertiamo un sacco! però come immaginate non c'è molto da fare essendo così tanti... io allora ho deciso di occuparmi della biblioteca, la metterò tutta a posto e vorrei organizzare un evento finale di inaugurazione, questo sarà il mio project work! intanto affianco, insieme ad un'altra ragazza, perché essendo così tanti ogni funzionario ha più di un assistente, l'addetto culturale che si occupa di arte, cinema e teatro, mi piace molto quello che fa, e spesso mi porta con sé ad eventi super cool! di stagisti io e fra ne vedremo tanti passare, visto che restano per un max di 3 mesi. e noi diventeremo parte dell'arredamento! ...4... comunque non fa niente. ogni esperienza porta alla successiva ed ogni anello è necessario alla catena! poi sono a new york, e chissenefrega!!! godiamoci la vita finchè si può (come mi consigliano anche mio padre e mia madre!) dunque la vita.. alcuni motivi per cui già vale la pena essere approdata qui.... il ponte di brooklyn di notte. camminare nel cielo marrone e viola palpitante delle luci della città tra le ghirlande di lucine del ponte verso l'immensa catena asimmetrica di palazzi grigio topo trapuntati di finestrelle arancioni, minuscole con un'immensa quantità di vite dentro. sotto, il fiume ghiacciato che fuma.. i bimbi che sfrecciano sulle piccole montagne innevate di central park e il percorso per arrivarci, calpestare il regalo di yoko ono a john lennon, Imagine inciso per sempre nel sentiero di un parco che dona la felicità ad una popolazione.. gli show improvvisati nei vagoni della metro, piccoli, grandi, poveri, eccentrici, folli e artisti veri si tolgono il cappello danno quello che hanno da donare e non si vergognano di chiedere per quello che hanno meritato. e ci sarà sempre un pubblico per ciascuno di loro.. il fat cat, una tana sotterranea, sembra un posto di bische clandestine, si gioca si beve si suona dal vivo e si balla, ci si sdraia sui divani, si sale sui divani e si esce tutti sudati per qualcuno di questi motivi.. trader joe's, il mio supermercato preferito, dove quando il cassiere è libero sventola una bandierina rossa!.. new york di fine gennaio, tempestata, battuta, completamente sepolta dalla neve. e lentamente uscire dalle case e trovare montagne impraticabili sui marciapiedi, da non sapere come uscire "in strada". poi nel silenzio da traffico scomparso iniziare a camminare, perplessi poi felici, camminare in mezzo alla strada, perchè le macchine non ci sono più, i bus non ci sono più e sembra una buona apocalisse. i cittadini che si rimpossessano delle strade, come ai tempi dei romani.. uno spettacolo maestoso. .. vi racconterò tanto altro, ve lo prometto.. intanto ringrazio tutti voi per avermi regalato scorci di mondo.. con il mio ritardo ho potuto leggere tutto insieme ed è stato quasi più bello.. non immaginavo quanto fosse bello questo blog e come tutti insieme potessimo sprigionare una voce mondiale ed esalare un respiro globale.. look forward to hearing more world from you! I love you all!
venerdì 11 febbraio 2011
Mabrouk ya Masr!!!

Finalmente il nostro caro Mubarak se n'è itoooooooooooooooooo!!!
Scusate questa esplosione di gioia, ma la faccenda mi tocca da vicino e nel profondo. Chissà, magari posso ricominciare il mio stage al Cairo... anche se ora viene la parte più difficile per l'Egitto e per gli egiziani... L'importante è che il primo, grande ostacolo sia stato rimosso!
Vorrei essere a Midan Tahrir in questo momento, a festeggiare con gli egiziani coraggiosi e determinati che si sono finalmente liberati da un regime durato 30 anni!
Guardiamo e impariamo.
Hasta la victoria, transversales!
domenica 6 febbraio 2011
Snow York
Rieccomi con altre foto del panorama urbano della grande mela.
Prometto che mi impegnerò sempre di più come fotografo e vedrò di postare immagini sempre più interessanti (promessa che so già che non riuscirò a mantenere).
Diciamo che al momento la neve e il (fottutissimo) freddo sono gli elementi principali della città. Nonostante questo, non desistiamo dall'andare in giro a sperperare dollari a destra e a manca, come se ce lo potessimo permettere.
Una delle cose che amo di più di questa città è la presenza del sole, di cui difficilmente si sente la mancanza. Sembra che questa stella se ne sbatta sia della neve che del freddo e quasi ogni giorno spunti per pisciare i suoi raggi e marcare il territorio.
Vi scrivo brevemente (anche perché in genere non mi piace scrivere più di 40 parole alla volta) su come sto messo qui.
A casa, dopo un iniziale momento di assestamento, mi trovo benino. Avevo trovato dall'Italia questo appartamento, grazie all'aiuto di un'amica che vive qui. La zone è fichissima e sicura, ma ogni volta che penso all'affitto da pagare comincio a lacrimare sangue come la Madonnina di Civitavecchia.
Al ritorno dalla mia prima uscita serale, sono rimasto fuori dalla porta per circa 35 minuti prima di ricordarmi che qui le porte si aprono girando le chiavi in senso antiorario. Sostanzialmente non ho fatto altro che chiudere la porta per 35 minuti...
Condivido l'appartamento con un nerd 60enne e rompicoglioni (si può dire "rompicoglioni" nel blog?) di nome Alex e un'infermiera di nome Veda, nata e cresciuta nel Bronx, nera e coi dreadlocks biondi, che è davvero uno spettacolo della natura. Lei è capace di pronunciare 3000 parole al secondo e gesticola e parla come una Whoopi Goldberg sotto effetto di cocaina. Credo che lei non sopporti lui e non fa proprio niente per nascondere la sua insofferenza. Lo ha già mortificato una sessantina di volte in mia presenza facendogli delle super cazziatone per non avermi dato sufficiente spazio nelle dispense della cucina e nel frigo...Ho una sindacalista in casa, praticamente. E' già un mio mito.
Il nerdone invece è abbastanza pesantuccio, anche se premuroso e corretto. Ha un grave difetto, per quanto mi riguarda: è appassionato di cucina. Io più di dirgli chiaramente che non me ne frega un cazzo di cucinare (si può dire "cazzo" nel blog?), che odio cucinare e che mangio solo per sopravvivere non so cos'altro fare. Pensava che mettendosi in casa un italiano avrebbe imparato a cucinare nuovi piatti prelibati. Invece quando vede che cucino la pasta e la condisco con olio e formaggio comincia la sua persecuzione, mi bracca per leggermi alcune ricette tratte dalla sua raccolta e mi spiega quali siano i mille e uno modi alternativi per condire un piatto di pasta.
Per quanto riguarda il tirocinio, sto facendo lo stage nell'ufficio dell'addetto alla promozione culturale, dipartimento Lingua e Letteratura. Il mio tutor con me è gentile e rispettoso, qualità rare. Al momento sono stato impegnato nell'organizzazione degli eventi di cui si occupa lui.
Che fatica, ho già usato ben più di 40 parole finora.
Sono molto soddisfatto anche di un mio recente acquisto: un televisore di 21 pollici a 25 dollari! Sarebbe stato meglio uno di 25 pollici a 21 dollari, lo so...Ovviamente di seconda mano. Ho trovato un annuncio su internet e ho poi scoperto che lo vendeva una ragazza nel palazzo di fronte al mio...Non potevo non prenderlo. E adesso, nei miei momenti di clausura domestica, mi sparo tutte le repliche di Friends, di Seinfeld, dei miei amati Griffin, dei Simpsons...e la mattina anche quelle di Bayside School (si può dire "Bayside School" nel blog?). Questo sì che è il mondo che amo...
Ragazzi, basta. Ho scritto davvero fin troppo.
Vi lascio alle foto. Vi prego di notare le ultime due, sono chicche. Una è della Ciabattona che prende a calci un cumulo di neve per sfogare la sua incontenibile energia marchigiana e l'altra la vede allontanarsi soddisfatta dopo aver commesso il gesto inconsulto. Ogni tanto questa ragazza mi fa paura....
Un forte abbraccio, ragazzi miei cari ragazzi.
Approfitto per esprimere anche qui il sollievo per il rientro dei cairoti Gionni e Arianna.
Franciardo
mercoledì 2 febbraio 2011
INDOVINATE....
TRANSversali.....ho portato il caffé!!!!!!
Parlando di cose piú serie....ho chiesto alla nostra tutor notizie di Ari e Gionni perché so che hanno bloccato le comunicazioni e sto seguendo le mail che mandate....non so che dire...UN ABBRACCIO FORTE
Parlando di cose piú serie....ho chiesto alla nostra tutor notizie di Ari e Gionni perché so che hanno bloccato le comunicazioni e sto seguendo le mail che mandate....non so che dire...UN ABBRACCIO FORTE
martedì 1 febbraio 2011
Apreciados amigos,
io continuo ad avere problemi...scrivo e riscrivo posts che non riesco a pubblicare anche seguendo i consigli del caro Magnum PI, joder! Che problema ho??!!
Nel frattempo, per non intasare il blog con messaggi d'aiuto da inettitudine tecnologica, vi racconto altre due cose, ancora senza l'ausilio di foto, causa dimenticanza cavo che collega macchina fotografica a pc...lo so...non c'è speranza per me.
All'Istituto da un inespresso "non sappiamo cosa farci con te" siamo passati a "pensa a tutto Elisa", che rimane quindi in Istituto mediamente 10 ore al giorno per occuparsi delle cose più disparate: dall'inviare newsletters a contattare case editrici locali, dal rendicontare le spese a fare fotocopie supertecnologiche, dallo scrivere articoli e lettere formali all'intrattanere gli ospiti degli eventi. In mezzo a questo mare magnum fortunatamente c'è anche qualcosa che mi appassiona come la presentazione dei film del cineclub (su mia precisa richiesta) che accolgono il pubblico di ultrasessantenni con giovinezza e brio, e la presenza a conferenze di alto livello. Poi c'è Barcellona che non dà tempo al riposo: a qualsiasi ora di qualsiasi giorno c'è qualcosa di interessante da fare o da vedere e la maggiorparte delle volte si tratta di eventi con ENTRATA LIBERA: cinema, arte, musica, letteratura, politica, filosofia...TUTTO. Peccato che quando torno a casa sono distrutta ed ho solo bisogno di un letto comodo (que desafortunadamente no tengo).
Ossequi al trasversale Svaligi, la cui ironia non sembra essere stata ancora affetta dallo notoria mancanza di verve francese. E benvenuta a Barbara, che non lasceremo sola nella giganterrima Sau Paulo. Un saluto a Santiago del Chile, di cui ho appena conosciuto un abitante troppo simpatico che lavora qui a BCN.
Os echo de menos
io continuo ad avere problemi...scrivo e riscrivo posts che non riesco a pubblicare anche seguendo i consigli del caro Magnum PI, joder! Che problema ho??!!
Nel frattempo, per non intasare il blog con messaggi d'aiuto da inettitudine tecnologica, vi racconto altre due cose, ancora senza l'ausilio di foto, causa dimenticanza cavo che collega macchina fotografica a pc...lo so...non c'è speranza per me.
All'Istituto da un inespresso "non sappiamo cosa farci con te" siamo passati a "pensa a tutto Elisa", che rimane quindi in Istituto mediamente 10 ore al giorno per occuparsi delle cose più disparate: dall'inviare newsletters a contattare case editrici locali, dal rendicontare le spese a fare fotocopie supertecnologiche, dallo scrivere articoli e lettere formali all'intrattanere gli ospiti degli eventi. In mezzo a questo mare magnum fortunatamente c'è anche qualcosa che mi appassiona come la presentazione dei film del cineclub (su mia precisa richiesta) che accolgono il pubblico di ultrasessantenni con giovinezza e brio, e la presenza a conferenze di alto livello. Poi c'è Barcellona che non dà tempo al riposo: a qualsiasi ora di qualsiasi giorno c'è qualcosa di interessante da fare o da vedere e la maggiorparte delle volte si tratta di eventi con ENTRATA LIBERA: cinema, arte, musica, letteratura, politica, filosofia...TUTTO. Peccato che quando torno a casa sono distrutta ed ho solo bisogno di un letto comodo (que desafortunadamente no tengo).
Ossequi al trasversale Svaligi, la cui ironia non sembra essere stata ancora affetta dallo notoria mancanza di verve francese. E benvenuta a Barbara, che non lasceremo sola nella giganterrima Sau Paulo. Un saluto a Santiago del Chile, di cui ho appena conosciuto un abitante troppo simpatico che lavora qui a BCN.
Os echo de menos
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